Carne da macello - di Vincenzo Andraous
Articolo sui migranti Migranti arrivano sopra barconi che stanno a galla per un qualche miracolo aerodinamico, con un grave e drammatico tributo di vite umane, nella rincorsa di una libertà che comunque non ci sarà. Cecità del cuore e ottusità della mente, in troppi sanno tutto, hanno capito tutto, riescono a risolvere tutto in una sola parola, respingimento. Migranti, una parte di umanità che non merita attenzione, nè possibilità di cambiamento, di trasformazione, unicamente la “necessità” di inseguirne le orme imprigionate alle onde, ai venti, alle stive, che allontanano ogni pietà. Migranti e letteratura ridotta a poco più di un fumetto, vite usate impropriamente da parolai in bella mostra, ma una cattiva accoglienza costringe a indossare abiti sdruciti, scarpe rotte, ferite insanabili che non consentono incontro né fratellanza, addirittura impongono di non dare alcuna scelta, fosse anche l’ultima, agli ultimi del pianeta: la scelta di morire con dignità, anche la morte è diventat