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Visualizzazione dei post da novembre, 2012

Islam e furbi di ogni generazione

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Non condividere l’Islam, non credere nelle religioni altrui, non è peccato se non  c’è contrarietà affinché ognuno professi la propria in pace e serenità. Non amare l’Islam non significa odiare quel credo per molti versi sconosciuto, neppure odiare una cultura e una tradizione diverse, oppure odiare chi non la pensa come me. Cristo è dentro la mia religione ma ciò non mi pone nella condizione di odiare l’Islam, di non rispettare un altro popolo, di non essere fratello di ogni fratello: cristiano, mussulmano, ebreo o altro. Non c’è Islam a fare la guerra, non c’è Maometto a indossare la muta da sub per sondare sottotraccia quali brecce aprire per conquistare altri territori di disumanità. Non ci sono dei né semidei a fare da ponte agli estremismi, solamente furbi prezzolati di ogni generazione a ingenerare meccanismi perversi, marionette da mettere in campo, anche là, dove qualcuno ha ben definito la “terra di mezzo “ per indicare dove stanno coloro che rispettano l’uomo e le sue