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Visualizzazione dei post da gennaio, 2016

Bullying e Cyberbullying

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Bulli e pupe da qualche tempo sono scomparsi dalle cronache, dalle romanze più o meno virtuali, hanno abbandonato il proscenio della carta stampata, della scatola magica, delle aule scolastiche, come se a non parlarne, a non volerne sentire sulla pelle l’urto e il fastidio, fosse strada consolidata per il risolvimento del problema e delle tragedie che ne conseguono. Purtroppo non è così, e non sarà mai il silenzio a fare da scarto per una ritrovata coscienza, per una significativa presa di posizione a favore di uno stile di vita equilibrato, non più fondato sulla prevaricazione intenzionale, sulla sottomissione persistente, sulla violenza più asimetrica, dove il più debole è obbligato a mollare gli ormeggi nella maniera più drammatica, nella condizione-oppressione disperante della paura che diviene vergogna. Una, due, tre adolescenti hanno deciso di rompere con la vita, gli argini della stupefazione si sono sciolti, ora c’è urgenza di trovare nuove soluzioni, altre vie di fuga al d

Bullismo: ragazzina di 12 anni si lancia dal balcone a Pordenone

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Ai compagni scrive: "Adesso sarete contenti" Una ragazzina di seconda media, di 12 anni, si è gettata stamani dal secondo piano della propria abitazione restando ferita in modo grave. Prima di lanciarsi nel vuoto, la piccola ha lasciato due lettere sulla scrivania: una ai genitori, scusandosi per il gesto; l'altra ai compagni di classe, con una frase emblematica, "adesso sarete contenti". La madre si è accorta della vicenda quando, entrando nella sua camera, non ha trovato la figlia notando la finestra aperta 18-1-2016 Pordenone ---------------------------------------------------------------------------------------------- Proprio in questi giorni sono stato invitato a parlare con i giovanissimi di una scuola secondaria di I grado, sul problema bullismo, delle regole poco rispettate, del mancato riconoscimento dei ruoli. Tanti ragazzi di tante classi nel tentativo di relazionarci e proteggerci dal rischio del vicolo cieco, dalle solite ragazzate, dalle ri

Alle cosiddette persone civili

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Le immagini scorrono veloci, sembrano sequenze sparate con il lanciarazzi, ma non è il resoconto di una guerra oltre i confini nazionali, è il riassunto di una meschinità tutta nostrana, che ci riguarda da vicino, che si ripete ogni anno durante ogni stagione. Così tra un abbandono che spesso diventa un vero e proprio assassinio, e un altro che miracolosamente si trasforma in una adozione, la mattanza canina non conosce pausa, neppure quella della coscienza. L’umano di turno “persona civile”, facente parte la collettività, a volte persona preposta ai processi educativi e di crescita dei più giovani, di quanti, ad esempio i propri figli, assistono passivamente a drammi come quello di un cane spintonato sul ciglio di una strada. E’ incredibile come sottopelle, l’indifferenza e la disattenzione si insinuano senza lasciare traccia; sbalordimento e il dolore scompaiono con una scrollatina di spalle,  si allontana lo sgomento per due occhi impietriti e ormai sezionati sull’asfalto, o se va