Il presidente Margara - di Vincenzo Andraous
Come cittadino detenuto colpevole, come ex detenuto, come cittadino libero, debbo molto all’intelligenza e alla fermezza di questo Magistrato, soprattutto in questo tempo di impegno e di responsabilità. Ho conosciuto il Dott. Alessandro Margara come Direttore Generale del D.A.P. in più occasioni, ho avuto a che fare con l’Uomo e con il Giudice, in entrambi i casi ; il rigore non ha mai disgiunto strada alla sua umanità, né l’autorevolezza della sua vista prospettica armeggiare con gli scarponi chiodati dagli interessi di potere. Nelle sue parole, azioni, analisi, traspariva la necessità di un ripensamento culturale che affermasse la giustezza di un principio, il quale non è filtrato da scuole di pensiero o strumentalizzazioni ideologiche: in carcere esiste un prima, un durante e un dopo, più il carcere recupererà persone, più il problema della sicurezza sarà soddisfatto, contrariamente a ciò che si è cercato di fare passare come principio sofistico. Margara stava anch’egli al ce