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Visualizzazione dei post da maggio, 2017

Bambini colpevoli di essere innocenti

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Roma, camper a fuoco. Uccise tre sorelle: due bimbe e una 20enne. Un rogo, fiamme alte, nel silenzio di chi è costretto all’angolo, d’improvviso  le grida, la via di fuga, chi vive potrà ancora piangere, chi invece muore rimane dannato e oppresso dai chiodi delle parole, dei giudizi, delle condanne scagliate a priori. Tre corpicini annientati, disintegrati, polverizzati più della cenere, bambini neppure incerottati, bambini trucidati. Qualcuno dice che sono soltanto chiacchiere quando si afferma senza se e senza ma, che donne, vecchi, e bambini non si toccano mai, perché a suo dire si tratta della dicitura di qualche sottocultura non meglio identificata. Come qualcuno ben più lungimirante di me, ha ben scandito alla nazione: un omicidio è sempre un omicidio, ma quando di mezzo ci sono bimbi innocenti, allora si tratta di qualcosa ben al di sotto di qualsiasi comprensione umana. Le azioni di morte come queste che dovrebbero incendiare le coscienze pressoché dormienti, stanno supine