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Visualizzazione dei post da luglio, 2017

Droga di ieri droga di oggi

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Stiamo seduti nel bel mezzo di un uragano, invece di metterci al riparo, rimaniamo a guardare gli esiti della catastrofe. Non soltanto la droga sta impattando e mettendo in crisi i fortini dell’accoglienza e della salute ritrovata nelle comunità di servizio e terapeutiche, a causa delle interminabili liste di attesa,  delle richieste di aiuto disperate che non permettono ulteriori deroghe. Addirittura sta ritornando la droga di ieri, ben mischiata e amalgamata a quella di oggi,   L’eroina è nuovamente tra noi, è vero che non se n’è mai andata, ma adesso sgomita e spinge avanti, come faceva in passato senza troppe cortesie. Un tempo chi la bucava, sniffava, fumava, lo faceva per un moto prettamente protestatario, contestatario, una sorta di rivolta autodistruttiva per non rimanere invischiati nelle ingiustizie sociali che stavano preparando terreno fertile per l’estinzione di una intera generazione. Oggi chi si sbomballa con la roba, non lo fa certo per una insubordinazione alla regol

Giovani sottomessi e accantonati

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Finché rimarrà l’ultimo dei solitudinarizzati Ogni giorno, giornali e televisioni, ci informano di comportamenti trasgressivi, dirompenti, devastanti, che investono l’esistenza dei più giovani, ragazzini, adolescenti, giovani adulti esacerbati, ci raccontano una quotidianità  che solo apparentemente sta a significare un’età scombinata dal ribellismo e dalla  fascinazione della regola infranta, della mano stretta a pugno, degli aggettivi scambiati per sostantivi. C’è qualcosa di più e soprattutto in meno dentro questi atteggiamenti  spavaldi, continuamente contaminati dalle giustificazioni e dalle attenuanti calate all’ultimo momento. Di certo non è un buon servizio che noi adulti ben allineati e ordinati offriamo loro. Accade sovente che per una sorta malcelata di qualunquismo, di sempre meno tempo a disposizione per i propri pargoli, di presunzione e una qualche vanità, è implicito declinare ogni eventuale responsabilità, in fondo sono problematiche che non ci appartengono, al limit