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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

Follia adolescenziale=strabismo adulto

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Ragazzi per niente adulti che s’improvvisano guerrieri senza Dio, a fattaccio sopr-avvenuto, nella consueta dis-abitudine a consegnare contenuto e sostanza alle parole, il mondo adulto rincara la dose, come se la sola punizione fosse sufficiente a prevenire il danno. La pietà è divenuta un bene introvabile, e quando miracolosamente ci si sbatte addosso, è interpretata come una sorta di propensione al rischio dei soli adolescenti. Eppure il rischio non è una prossimità profetica, tanto meno una figura filosofica di irriducibile inaccessibilità. Violenza sul proprio pari “sfigato” perché capace di fare buona strada, sulla ragazzina troppo brava per poterle competere, sul diverso indifeso e annichilito, una violenza grezza, rivoltante, indegna, al punto da  ridurre a cose disperse le persone. Il rischio di inciampare, cadere, ostacolarsi, avvinghiarsi, colpirsi, ripararsi, avanzando, rinculando, c’è sempre e comunque nella vita di tutti i giorni, nel cammino di ognuno e di ciascuno, com